La tecnologia RFDI combatte la contraffazione
A partire dalla collezione primavera/estate 2016, tutti i prodotti Moncler avranno una speciale etichetta dotata di codice alfa-numerico univoco, di QR code e di un tag NFC (Near Field Communication), sagomato come il noto logo della Maison di Monestier-de-Clermont. L’obiettivo del gruppo di moda è chiaro: combattere in modo efficacie e definitivo la contraffazione dei propri capi. Questa sua lotta ha già portato i primi frutti vincendo cause legali nei confronti di gruppi cinesi o facendo chiudere siti nei quali venivano venduti prodotti non originali.
La tecnologia RFID è l’unico strumento efficacie e sicuro al 100% che può garantire la tutela del proprio brand.
Questi stessi concetti, in passato, ho avuto personalmente modo di spiegarli ai rappresentanti del gruppo in questione. Il lavoro eseguito dal gruppo è stato fatto con giudizio e con la forza tipica di un brand importante: ha costruito un proprio tag NFC con dimensioni che si vanno a inserire perfettamente nel logo aziendale. La società “del galletto” non è la prima a scegliere la tecnologia RFID per tutelare i propri prodotti e avere la possibilità di riconoscere in modo rapido e senza possibilità di errori un capo originale da uno che non lo è. Ricordiamo per esempio che il gruppo Ferragamo già nel 2010 scelse di puntare su questa tecnologia per combattere la contraffazione dei propri prodotti. In questi anni la necessità di combattere certe problematiche è cresciuta in modo sensibile e oggigiorno ci sono possibilità per fare certe scelte anche se non si è gruppi milionari